La metodologia di Diagnosi e Terapia Meccanica elaborata da Robin McKenzie prevede:
La valutazione del paziente costituisce la prima fase dell'approccio McKenzie per arrivare ad una Diagnosi Meccanica. Si utilizza una scheda per raccogliere in maniera dettagliata i dati anamnestici del paziente al fine di identificare l'origine del dolore e valutarne la progressione, le variazioni dei sintomi con le attività giornaliere, nonché l'anamnesi di problemi precedenti. Importantissimo è assicurarsi che non esistano controindicazioni alla terapia per gravi problemi di salute prima di proseguire nella valutazione, anche se questo è molto raro. Sulla scheda vengono inoltre registrate le variazioni dei sintomi durante la valutazione meccanica, infatti l'esame clinico prevede che il paziente esegua una serie di movimenti per consentire al terapista di classificarlo in una sindrome in base al variare della sintomatologia. Questa Diagnosi Meccanica consiste nel riconoscimento delle caratteristiche delle tre Sindromi descritti da McKenzie: Postural, Dysfunction, Derangement. La diagnosi più comune di dolore meccanico è la classificazione della Sindrome Derangement ed è associata alle patologie discali: confrontata con la discografia, la valutazione secondo il metodo McKenzie ha mostrato una capacità predittiva di patologie discali nel 75% dei soggetti. Derangement è descritto come un'ostruzione al movimento o posizioni dell'articolazione per dolore. Una componente essenziale del Derangement è la Preferenza Direzionale dove in una direzione i sintomi diminuiscono e in un altra direzione aumentano. Un'altra caratteristica molto documentata che conferma la presenza del Derangement è il Fenomeno della Centralizzazione dove il dolore più distale è abolito. Questo miglioramento avviene con movimenti o posizioni e rimane con una comparsa di dolore più centrale, che può essere anche molto importante. Quando vengono riscontrate la Preferenza Direzionale e la Centralizzazione è confermata la classificazione della Sindrome Derangement. La ricerca dimostra che è affidabile ed è una diagnosi valida. Questi due caratteristiche sono inoltre incluse in tutte le più recenti linee guide scientifiche.
Se il problema non rientra in una delle tre sindromi, è classificato come ALTRO. In questa categoria rientrano tutti i problemi muscolo scheletrici come descritto sotto prestazioni.
Un professionista abilitato nell'applicazione del metodo McKenzie è aiutato da due fattori: la Preferenza Direzionale e la Centralizzazione che gli permettono di ottenere un ottimo risultato se classificati come Derangement. La ricerca scientifica negli ultimi trent'anni ha dimostrato che la Preferenza Direzionale e la Centralizzazione indicano una prognosi favorevole e addirittura eccellente.
Il metodo McKenzie consente di individuare in tempi brevi e in modo affidabile se il paziente risponde ad una delle tre sindromi, con una risultato positivo in un'altissima percentuale di pazienti e ad una soluzione precoce. Il professionista esperto del Metodo è in grado di distinguere anche i casi particolarmente difficili, che possono trarre beneficio comunque dall'applicazione delle tecniche avanzate e ad una soluzione relativamente veloce. I pochi pazienti che non rispondono al trattamento potranno essere così individuati rapidamente e inviati ad altre figure professionali sanitarie, come un ortopedico o un neurochirurgo per valutare la necessità di un eventuale intervento chirurgico, evitando perdite di tempo e di denaro.
La classificazione dei pazienti in base alle sindromi McKenzie consente l'elaborazione di un programma di trattamento specifico ed individuale. Tale terapia si avvale di quei movimenti e il controllo posturale che aboliscono rapidamente la sintomatologia del paziente. Il trattamento secondo McKenzie punta sul coinvolgimento e la partecipazione attiva del paziente al fine di ottenere velocemente la diminuzione/scomparsa del dolore ed il ripristino della funzione. Un programma di auto trattamento, tarato sullo stile di vita del paziente, lo metterà in grado di controllare e trattare autonomamente il proprio dolore con sicurezza ed efficacia. L'auto-trattamento rende possibile una veloce indipendenza del paziente dalla figura medico/fisioterapista, riducendo il numero delle sedute terapiche e i costi ad esse associati.
Ogni Sindrome viene trattata in maniera distinta, utilizzando movimenti e posizioni da eseguire da soli più volte al giorno. La Sindrome Derangement risulta essere più comune, dove si verifica il Fenomeno di Centralizzazione. La Centralizzazione del dolore è una chiara indicazione che consente di stabilire se gli esercizi che vengono eseguiti in ripetizione sono idonei alla risoluzione del problema. Consiste nello spostamento della localizzazione da una posizione periferica verso una più centrale fino alla scomparsa del dolore stesso. Legato al Fenomeno di Centralizzazione è la Preferenza Direzionale, che quando presente indica la diagnosi, la terapia e prognosi consentendo un risultato favorevole tempestivo.
Numerosi studi dimostrano che la metodologia McKenzie riduce sia il numero di pazienti con problemi lombari e cervicali che evolvono in casi chirurgici o sviluppano disabilità, che l'incidenza di recidive, abbattendo i costi associati alla lombalgia, cervicalgia e tutte gli altri disturbi algici di tipo meccanico.
Il Metodo McKenzie utilizza la "Progressione delle Forze", un sistema facile e sicuro che può essere applicato sia dal paziente che dal terapista. In una fase iniziale si utilizzano forze minime generate con le tecniche di auto trattamento eseguite dal paziente. Per la maggior parte dei pazienti (circa 70%) tale forze, associate alle istruzioni fornite dal fisioterapista esperto nell'approccio McKenzie, sono sufficienti per ottenere la risoluzione dei sintomi. Per alcuni pazienti (circa il 30%) il problema può essere più complesso e potrà quindi richiedere di ritardare la fase di auto-trattamento. L'esperto in Diagnosi e Terapia McKenzie come Sara Luetchford, sarà in grado di applicare tecniche manuali avanzate per permettere al paziente di iniziare o proseguire l'auto trattamento con maggiore efficacia. Tali tecniche consistono in sovrapressione, mobilizzazione ed eventualmente, ma molto raramente, manipolazione. L'applicazione di una forza esterna da parte del fisioterapista, permette di condurre il paziente ad uno stadio in cui sarà possibile proseguire con l'auto-trattamento, diventando indipendente dal terapista.
I pazienti vengono istruiti su come alleviare il dolore e ripristinare la funzione: una volta acquisita la tecnica di auto-trattamento, la stragrande maggioranza è diventata autonoma e non deve più dipendere dal terapista. La conoscenza dei fattori predisponenti al dolore, e come questi agiscono, costituisce parte integrante del metodo: è perciò indispensabile che il paziente comprenda le cause che portano all'insorgenza del dolore ed acquisisca gli strumenti per controllarlo e prevenire episodi futuri.
È compito del terapista informare il paziente come prevenire altri episodi di dolore. Infatti Sara Luetchford spiega in modo semplice le istruzioni per comprendere come evitare altre ricadute prima di congedare il suo paziente. In realtà l'educazione è fondamentale per prendere controllo del problema e quindi responsabilizzarlo sulla propria cura per evitare ulteriori episodi. Una prevenzione ottimale sarebbe di non avere più un altro episodio nella propria vita, ma non è sempre possibile. Comunque una forma di prevenzione può permettere al paziente di aver meno episodi, con una intensità e frequenza minore, se non è possibile evitarli completamente. Un'altra forma di prevenzione può essere l'utilizzo minore di farmaci, dei servizi sanitari e di evitare l'assenza dal lavoro, quindi un minor costo sociale.
Il Metodo McKenzie è caratterizzato dalla rapida acquisizione di indipendenza da parte del paziente nei confronti del medico o fisioterapista. L'impostazione del metodo volta all'auto-trattamento ed alla profilassi permette di ridurre il numero di sedute, di episodi algici e costi sanitari.
Il Metodo McKenzie è un sistema completo di Diagnosi, Trattamento e Prevenzione e non una ginnastica uguale per tutti. Attenzione ai clinici (sia i fisioterapisti, che i medici, che altre figure sanitarie) che sostengono di praticare il Metodo quando non hanno seguito il percorso formativo McKenzie.
Un elenco di tutti i fisioterapisti e medici che sono accreditati e aggiornati nel Metodo McKenzie in Italia, avendo superato l'esame di abilitazione, è disponibile sul sito https://it.mckenzieinstitute.org/pazienti/trova-un-professionista/